ANNA ZOLI fa parte del Gruppo '98 di poesia, composto da 12 poetesse e si ritrova c/o la libreria delle donne di Bologna.




Ho incanalato la mia creatività prevalentemente nella scrittura perchè mi sono trovata uno strumento pronto, sono laureata in lingue straniere per cui ho sempre lavorato sul linguaggio e mi è venuto bene usarlo nelle sue varie forme. Per scendere di più in dettaglio, posso distinguere il senso che ha per me lo scrivere in prosa o in poesia, anche se non sempre il limite è così netto. La prima è indubbiamente un modo che mi aiuta a fare ordine nel caos delle emozioni, dei fatti, delle esperienze, come trovare una strada in un labirinto, usando spesso l'autoironia per prendere meglio le distanze. La seconda risponde più a un'esigenza di "entrare a fondo" per capire, per intuire, nel senso letterale di "guardare dentro" e quindi di "estrarre il succo" e arrivare all'essenziale delle esperienze e dei fatti, quando riesce ad essere vera poesia. Altrimenti è prosa in versi, come è spesso il caso delle mie filastrocche ludiche. La mia posizione preferita per scrivere è all'aria aperta sotto un albero, sdraiata a pancia in giù. Ragoione per cui non ho un'abbondante produzione.




Rincorro un'immagine -la mia
negli occhi dei passanti
e vedo un fiore
appassito a metà

scruto gli occhi distratti delle gente
e mi accorgo stupita
che sono diventata trasparente

e allora scelgo la libertà
scelgo che il fiore secchi fino in fondo
libero dal dovere di essere fiorito
ad ogni età


LUNA DONNA