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Sono lieta di aver speso la mia vita per
questo [la scrittura]. Sono lieta, in mezzo
alle mie tristezze mediterranee, di essere
qui.
E dirvi com'è bello pensare strutture di
luce, e gettarle come reti aeree sulla terra,
perché essa non sia più quel luogo buio e
perduto che a molti appare, o quel luogo
di schiavi che a molti si dimostra - se vengono
a occupare i linguaggi, il respiro, la dignità
delle persone.
(Anna Maria Ortese, Corpo Celeste, 1997) |